giovedì 24 luglio 2008

Terque quaterque testiculis tactis ...

La fortuna non aiuta gli audaci .......

Per anni di nucleare in Italia non si è parlato, poi - all'improvviso (effetto della campagna elettorale) il tema è tornato prepotentemente all'attenzione dell'opinione pubblica italiana.

Costruiremo centrali, di terza (o era quarta?) generazione!

Eccellente.

Non ho capito se si stia parlando di una tecnologia già diffusa o di una tecnologia sperimentale (o forse solo futuribile). Sta di fatto che le centrali francesi aspettavano proprio questo momento per fare le bizze.

Prima una centrale nella Vaucluse (vi ricordate le "chiare fresche e dolci acque" petrarchesche?) che il 7 luglio scarica 30 metri cubi di liquido contenente uranio (Le Monde parla di 360 chili di minerale radioattivo) nel terreno, con possibile compromissione della falda freatica.

Poi altri incidenti minori (sia nella Drome, che - ancora - a Tricastel): l'ultimo riguarda un centinaio di addetti "lievemente" contaminati ....

I problemi del nucleare, in Italia, sono noti.

Tuttavia, il ministro Scajola (quello che aveva già dato del "rompicoglioni" a Marco Biagi che gli chiedeva invano una scorta), grande patrocinatore del nucleare, grida all'allarmismo: “Si è visto che questi episodi sono tutti sotto il livello minimo di pericolosità. Mi domando se questa enfatizzazione non sia eccessiva”.

Ma, non so.

Che certi soggetti portino sfiga?

4 commenti:

Maurizio A. M. ha detto...

Giusto per farti un saluto ti faccio presente che è "testicula tacta" e non "testiculis tactis"...

herr doktor ha detto...

dovebbe trattarsi di un ablativo assoluto e qundi, ancorchè maccheronico, dovrebbe essere corretto
comunque in latino non ero un drago, quindi ...
Comunque a presto e grazie per la visita-

ciao
--
h.d.

Anonimo ha detto...

...io sono stato pure bocciato in latino ma confermo la tesi dell'ablativo assoluto...ad maiora...sandro

herr doktor ha detto...

gratias tibi ago ;-)

Creative Commons License
I testi di questo blog sono pubblicati sotto una Licenza Creative Commons.