domenica 26 ottobre 2008

Punture di spillo


E' un recente successo "editoriale" francese, tuttora in vendita su Amazon.fr.

Si tratta di una bambolina del presidente francese, completa di spilloni e istruzioni per un bel rito vudù.

Un grande successo, appunto, al punto che Sarkozy ha dato mandato ai suoi avvocati di agire in giudizio per ottenere il ritiro della bambolina da Amazon, sul presupposto che questo prodotto violi il suo diritto all'immagine.

Ma l'immagine di un politico non è pubblica? Sicuramente si quando parliamo di satira, forse no quando parliamo di prodotti commerciali.

Si tratta di satira o di prodotto commerciale? Tranquilli: pura, purissima satira. Basta leggere l'inizio delle istruzioni d'uso per convincersene:

" Odiate Sarkozy perchè è troppo a destra? Vi chiedete se pensa prima di parlare [n.d.r.: “oddio, mi ricorda qualcuno”]? Pensate di iniziare un secondo lavoro per tenere la testa fuori dall'acqua? Ottimo! Avete pensato di eleggere una persona che avrebbe fatto splendere la Francia su tutti gli altri paesi? E comunque avete problemi a giungere alla fine del mese e sognate di lasciare questa società che non fa nulla che beneficiare i ricchi ..... Respirate. Perchè è questo dove il manuale di Voodoo su Nicolas Sarkozy entra in gioco. Grazie alle magie di Yaël Rolognese, potete evitare il malocchio e impedire a Michael Sarkozy di fare ulteriori danni. Allora, che aspettate? Quando andrete in pensione - ad 87 anni - sarà troppo tardi. Cominciate a ricostruire da subito la scena politica francese grazie al manuale del Voodoo su Nicolas Sarkozy ".


Pare che l'inizativa in questione rispetti la par condicio perchè è in vendita anche il pupazzetto di Ségolène Royal, che - però - non riscuote lo stesso successo.

C'est la vie ....



venerdì 17 ottobre 2008

Quando cerchi un idraulico non lo trovi mai ...

...ormai sono diventati delle stelle della TV.

Come l'ormai mitico "Joe the Plumber" ("Peppe l'idraulico") che è diventato una stella della tv durante le ultime fasi della campagna elettorale statunitense.

Il nostro trucido Peppone si è fatto riprendere dalle telecamere mentre, in occasione di un comizio di Barack Obama, interrogava il candidato "caffelatte" sulle sue politiche fiscali, lamentando l'eccessivo peso delle tasse sulle attività produttive e paventandone l'aumento in caso di vittoria di Obama.

Così il faccione del nostro Peppe, con il suo progetto di comperare una ditta del valore di $.250.000 e la sua preoccupazione sull'aumento delle tasse ha fatto il giro del mondo, dopo essere diventato il punto centrale per il terzo e decisivo dibattito per la poltrona presidenziale della nazione (fino ad oggi) più potente del mondo (McCain in quell'occasione lo avrebbe nominato non meno di venti volte).

Un'icona del moderno liberalismo, insomma ....

Poi magari scopri che Peppe l'idraulico non è un idraulico, deve al fisco $1200 dollari e non si chiama neanche Peppe.

Miti e misteri dei nostri media.




mercoledì 15 ottobre 2008

Diritto di critica e provocazioni (updated: se sei un politico posso darti del 'rimbambito')

"la libertà giornalistica può includere la possibilità di utilizzare una certa quantità di provocazione. Inoltre, le espressioni utilizzate dal denunciante non hanno portato ad abusi e non dovrebbero essere considerate gratuitamente offensive, essendo infatti in relazione con la situazione che commentavano".
Sentenza della
Corte Europea dei Diritti dell'Uomo di Strasburgo
del 17 luglio 2008


Aggiormento del 16 ottobre:

In materia di critica politica la Corte di Cassazione ha avuto modo di precisare che: "l'uomo pubblico e' esposto a forme di critica, anche dure, a causa dell'interesse delle sue azioni suscitano nei cittadini" al punto di mandare assolto un Sindaco che era finito sotto processo per ingiuria per essersi rivolto , durante un Consiglio comunale, ad un consigliere d'opposizione dicendogli: "ho dimenticato per un attimo che lei e' il solito rimbambito".
La Corte di Cassazione ha ritenuto che "si sia trattato della manifestazione, con toni indubbiamente forti, di una critica all'iniziativa politica del consigliere d'opposizione verificatasi all'interno di una discussione nell'ambito del Consiglio comunale, con l'utilizzo di una espressione che non aveva superato il livello della continenza tipico della polemica politica".


domenica 12 ottobre 2008

12 ottobre 1492 ....

Il 12 ottobre è l'anniversario della scoperta dell'America da parte di Cristoforo Colombo.

Anche se è ormai accertato che Cristoforo Colombo non fu il primo europeo a scoprire l'America, il Columbus Day è festeggiato in molte nazioni e in particolare negli Stati Uniti, come una sorta di compleanno delle nazioni americane.

Ottobre però non porta bene all'economia americana: il 24 e 29 ottobre 1929 si consumò il famoso crollo di Wall Street (giovedì e martedì nero), il 19 ottobre 1987 si consumò un'altra grave crisi (lunedì nero). La crisi attuale (ancora in ottobre) la stiamo ancora scrivendo ......

Fatti gli scongiuri di rito, dedico all'economia americana il video seguente, antipatico, arrogante, di propaganda, ma comunque interessante:



P.S. caso mai vogliate ascoltare un'altra campana (ma la metto in secondo piano, vista la ricorrenza), andate a questo link.

mercoledì 8 ottobre 2008

Come ha potuto accadere?

Dove ci porterà la crisi che sta scuotendo le borse mondiali nessuno può saperlo.

Tutti sanno, però, qual'è stata la causa scatenante: la crisi dei mutui "subprime" negli Stati Uniti. Mutui "subprime" è un'espressione complicata per indicare mutui concessi a soggetti che non possono offrire alcuna garanzia ... a persone senza soldi e senza reddito , insomma.

Ad un certo punto queste persone hanno visto degradare talmente le proprie capacità economiche da non essere più in grado di far fronte ai propri debiti. Nel frattempo, però, i loro debiti erano stati impacchettati (in termini tecnici si dice "cartolarizzati") e rivenduti alle banche di tutto il mondo, spargendo così il "contagio".

Come si è potuti arrivare a questo?

In tanti modi, che
sicuramenteavremo modo di dibattere a nostro agio nei periodi, comunque non allegri, che verrano.

Ieri sera, però, nel duello
Barak-McCain la domanda è stata posta e McCain è stato prontissimo ad accusare i democratici di aver determinato la situazione nell'insano desiderio di aumentare il numero di persone proprietarie di case.

Chiaro, no? Logico persino.

Eppure pare che la realtà non sia - come spesso avviene - così semplice.

In questo momento, però, non mi interessa tanto verificare in termini semplicistici la causa "tecnica" della crisi - comunque chiaramente riconducibile alle nefandezze del sistema bancario internazionale - quanto, piuttosto, mostrare lo squallore della sua ricostruzione elettorale.

Val la pena, così, di leggere l'intero post di Floyd Norris.

E' in inglese e riporta le trascrizione di un discorso di
George W.Bush (al quale McCain era doverosamente presente) e che getta una luce ancora più sinistra tra l'incrocio tra affari e potere al vertice degli USA e sulla sfrontata ingordigia di certi modi di fare affari.


Ne traduco
alcuni brevi passaggi, ma la lettura integrale merita.

Bush annuncia:

Voglio ringraziare il Congresso per aver approvato agevolazioni nel pagamento di anticipi [nelle transazioni immobiliari] che aiuteranno le persone con basso reddito a comprare la propri a casa .....

Lo stato dell'Arizona sta stanziando 2.6 milioni di dollaro per aiutare le persone con gli anticipi. Io ho proposto che le persone con garanzia FHA non paghino alcun anticipo ...

Ho fatto un'altra cosa ho chiesto alle banche private di essere più aggressive nel prestare soldi ai nuovi acquirenti di case. E la risposta è stata molto buona..."


Appunto.


domenica 5 ottobre 2008

Aspettando le elezioni americane

Tra circa due mesi si svolgeranno le elezioni americane.

Per evitare lungaggini negli spogli dei voti e incertezze nei risultati (ma ve la ricordate la vicenda dello spoglio dei voti in Florida, decisivo per la prima elezione di George W.Bush?) gli USA hanno fatto massiccio ricorso al 'voto elettronico'.

Quanto all'affidabilità, non è che si siano fatti enormi passi avanti, come testimoniano le scorse elezioni, con notevolissimi problemi in molte zone e risultati al contagocce che hanno suscitato anche non pochi sospetti.

Quanto alla sicurezza di queste macchine, bah ... i dubbi ci sono, eccome, specie seguendo la via americana che elimina le schede cartacee e quindi la possibilità (anche solo teorica) di ricontare i voti.

Il problema, specie in elezioni molto combattute e con candidati ad un'incollatura l'uno dall'altro è enorme.

In attesa delle elezioni, vi suggerisco questo evergreen relativo alle ultime votazioni:


venerdì 3 ottobre 2008

Quanto fa 700 miliardi di dollari?

Alla fine il piano di salvataggio propugnato dall'amministrazione Bush è stato approvato dal congresso USA.

Il costo rischia di essere enorme, visto che la spesa autorizzata è di 700 miliardi di dollari (oltre un milione di miliardi delle nostre vecchie e sempre rimpiante lire ....).

Le critiche sono state tante, specie dagli esperti. Gli altri stanno guardando lo scempio del tutto basiti e non sanno che pensare.

Forse è vero che non si poteva fare altrimenti, visto che la situazione che si sta determinando è una pistola puntata alla tempia dell'economia ... (un'immagine comune di questi tempi, con buona pace di Brunetta).

In ogni caso, nonostante l'allarme per una crisi ormai conclamata, per superare le resistenze dei parlamentari, l'amministrazione Bush ha infarcito la manovra con una serie di incentivi fiscali per le categorie più disparate (produttori cinematografici, vittime della Exxon Valdez, ma anche costruttori di piste automobilistiche, produttori di rum, di frecce per bambini ...: il titolo della CNN è sferzante: "Spoonful of pork may help bitter economic pill go down").

Così l'amministrazione USA si è fatta autorizzare ad acquistare (a quali prezzi?) i crediti "problematici£ delle banche USA, addossandosi così i relativi rischi. Non è difficile immaginare che un simile impegno finisca col gravare molto sul bilancio federale anche nel caso in cui la valutazione oculata dei prezzi e il positivo andamento dell'economia consentisse un realizzo non troppo penalizzante di tali "investimenti". Non c'è molto da sperarci; in ogni caso le prime risposte del mercato non sono molto tranquillizzanti sugli effetti, quanto meno a breve del piano.

L'unica cosa che non si può dire di questo piano è che si tratti di un piano "bolscevico", come riferiva Il Giornale giorni fa: i bolscevichi avrebbero nazionalizzato le banche, non i loro debiti (come del resto fece il Duce nel '29 ...).

'notte.

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